Festival Giallo Garda: il primo di una lunga serie
- manuelfigliolini
- 22 ott 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Domenica 18 ottobre si è conclusa la prima edizione del Festival Giallo Garda. Alle cantine Marsadri si è svolta la premiazione di un concorso letterario che è stato la giusta conclusione di un Festival nato mesi fa sotto il segno vincente.

Tutto è stato perfetto, tutto è stato organizzato con sapiente metodologia e perfetta conduzione. Domenica è stata la giornata finale e la più intensa, per eventi, emozioni ed incontri. Noi de La Bottega del Giallo c'eravamo ... e ci saremo sicuramente anche nelle prossime edizioni.
Il cielo, quella domenica non è stato clemente regalandoci nuvole e piccole gocce di pioggia. La giornata nel segno del giallo è cominciata con Paolo Roversi e la presentazione del suo ultimo libro "Solo il tempo di morire". Il cerchio della mattinata poi si è concluso con un aperitivo, di ottimi vini, offerti dalla cantine Marsadri. Un pranzo nella bellissima location dell'agriturismo La Quiete ha permesso al pubblico di pranzare con tutti gli scrittori e gustare la cucina tradizionale.


Dopo un pranzo degno di questo nome, il rientro alla Libreria Bacco è stato facilitato dall'aspettativa di un pomeriggio tra premiazioni, discorsi, letture e tante emozioni.
Tanti premi, tanti partecipanti e tanta qualità sono riusciti ad accapararsi i premi più importanti. Dal primo premio all'ultimo abbiamo visto l'emozione e la gioia degli scrittori nel vedere le loro fatiche coronate da allori di successo e merito.
Il finale, con la premiazione del romanzo edito, è stato il più emozionante. Vedere lo scrittore Nicky Persico commuoversi (non so se si sia commosso per il premio o per essere riuscito a centrare il cuore di molte persone con una tematica quotidiana ma non evidente) è stato come appoggiare la ciliegina su una torta perfetta.



Ma le parole non servono, servono le immagini dei sorrisi, la gioia e l'intensità a far capire quello che il Festival Giallo Garda è riuscito a regalare alla prima edizione ... e se questo è solo l'inizio speriamo che la fine sia lontana, perchè abbiamo bisogno di Festival dove la cultura e l'emozione camminano a braccetto.

PS: ho riletto 4 volte quest'articolo per cercare di evitare le ripetizioni ed eliminare la parola "emozioni" ma sarebbe stato come cercare di levare l'uva dal vino ... non scherziamo!!!
Stay yellow!!
Grazie a Laura per tu
tto, il cuore con cui ci ha accolti, i sorrisi con cui ci ha cullato ... ed il buon vino con cui ci ha uniti!
Comments