"Il tatuatore" di Simone Turri e Daniela Mecca - Anno 2015
- manuelfigliolini
- 23 set 2015
- Tempo di lettura: 2 min
"L'agente speciale dell'FBI, James Sunderland, era appena rientrato a casa, dopo una lunga giornata di appostamenti, indagini ancora in sospeso, scartoffie da sistemare. Desiderava solo riscaldarsi del cibo cinese al microonde, farsi una birra, guardare un programma qualsiasi alla tv per poi andarsene a dormire. Viveva in quel bilocale ammobiliato, preso in affitto per poche centinaia di dollari al mese, da quando, tre anni addietro, sua moglie Marita morì in un incidente stradale mentre rincasava da una cena consumata in solitudine, a causa di quell'odioso lavoro che lo teneva sempre molto occupato."
Chicago, un serial killer tiene sotto scacco la città. Le sue vittime una donna matura, una giovane ragazza ed un uomo vengono crudelmente sgozzate e private del proprio sangue. Unici indizi un tatuaggio e una maschera da clown. L'agente dell'FBI, James Sunderland, e la sua collega Sarah Gomez si trovano ad affrontare un'indagine piena di colpi di scena ... e a fare i conti con i loro fantasmi.

Simone Turri e Daniela Mecca, già autori de "Il fiore nero", hanno dato vita ad un vero thriller all'americana. Difficile, durante la lettura, ricordarsi che la penna che ha forgiato quelle righe sia totalmente italiana. Gli autori dimostrano di conoscere perfettamente la costruzione degli autori d'oltreoceano e di padroneggiarla pienamente.
La scrittura possiede delle caratteristiche tipiche della letteratura poliziesca italiana, ma il tutto si mescola sapientemente dando al libro un carattere molto americano. I personaggi sono disegnati, gli ambienti scolpiti e gli atti cruenti ti entrano sottopelle. (una menzione particolare va concessa alla storia tra preda e bestia che infonde nel lettore una sensazione di desolazione).
La trama porta con sè altre storie ... la storia di Sunderland, agente dell'FBI che combatte con i suoi fantasmi del passato, e la storia di Sarah Gomez che cerca di far innamorare il collega. Oltre all'azione del serial killer, un'altro tema importante di questo libro è il senso di colpa. Un senso che alleggia in tutto il libro e non dà riposo al protagonista. Ma può la colpa ripresentarsi sotto altre forme al cospetto del sopravissuto? E' questo il punto focale che regge tutto il libro. Un senso di colpa che non dà pace a James Sunderland ... a tal punto di rovinare una vita.
Tutto richiede del tempo, e nel tempo tutti noi ritroviamo una riscossa ... per chi la sa leggere e per chi invece ne paga ancora le conseguenze. Gli autori ci pongono davanti ad una grave condizione dell'uomo che può metterlo in crisi, nella vita.
Un romanzo a tratti scuro, a tratti chiaro (come la copertina) che alla fine lascia qualcosa d'irrisolto ... ci sarà forse una nuova avventura per Sunderland?
Voto: 6,8
Edizioni: GDS
Anno: 2015
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