Il Questionario di Louise: GRAZIA BOMBA
- manuelfigliolini
- 9 set 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Pochi giorni fa avete potuto leggere la recensione del suo primo romanzo: BORDER CONFINE (ed. Enzo Delfino Editore). Nata in un paesino del comasco divide la sua vita nel paesino con l'amata Transilvania. Scrittrice da sempre di racconti per ragazzi, nei suoi numerosi traslochi ha lasciato una sua scia di scritti, questo è il suo primo romanzo e, speriamo non ultimo, lei è: GRAZIA BOMBA.
L'autore che vorrebbe o avrebbe voluto conoscere? Manuel Vàzquez Montalbàn
Il primo libro giallo/noir che ha letto?
Ricordo il primo libro che ho scelto in autonomia: Le tigri di Mompracem di Emilio Salgari. Ai gialli ci sono arrivata sicuramente con il Giallo Mondadori, e altrettanto sicuramente considerandola una lettura di puro svago, un riempitivo per tempi morti. Poi Georges Simenon ha cambiato radicalmente
il mio modo di scegliere e leggere romanzi noir.
Il libro giallo/noir che avrebbe voluto scrivere?
Casino totale di Jean-Claude Izzo
Nei romanzi meglio un detective donna o uomo?
Non ha molta importanza. Quel che conta è che mi sappia trascinare nella trama, mi incuriosisca e non si lasci dimenticare.

Da dove trae ispirazione per i suoi libri?
Principalmente dalla mia vita e da quella di amici e conoscenti, chiedo venia per questo. Ho avuto una vita piena, complicata e sopratutto sono una persona molto curiosa.
Macchina da scrivere o computer?
Computer assolutamente. Non ho mai imparato ad usare una macchina da scrivere e ho una calligrafia impossibile.
Dalla torre butterebbe Miss Marple o Sherlock Holmes?
Un scelta ardua. Comunque opto per Sherlock Holmes.
Ebook o cartaceo?
Se fossero apparsi in tempi più remoti avrei optato per gli Ebook. Negli innumerevoli traslochi che hanno accompagnato la mia vita il momento veramente tragico era rappresentato dal dilemma: “Cosa abbandono? Cosa mi porto?” La cultura pesa! Ora sono più stanziale, almeno spero, e la scelta
più sottile. Ci sono libri che non riesco a separare dalla solidità della carta, dal peso, dall'odore della carta. Altri che si legano benissimo alla forma digitale.
Tre libri che ritiene fondamentali per lei?
Michel Houellebecq- Estensione del dominio della lotta.
Chuck Palahniuk- Invisible Monsters
Jean Claude Izzo- Casino totale- O meglio tutta la trilogia marsigliese.
Se il suo ultimo libro fosse un piatto quale sarebbe?
Ossibuchi alla milanese, con il risotto. Un piatto antico, di ingredienti semplici ma ricco di gusto.
Mi spiace per i vegetariani, i miei consumi di carne sono più che scarsi ma sono cresciuta in una tribù di carnivori e ogni tanto mi assale la nostalgia.
Sia il libro che il Questionario di Louise alimentano la curiosità sulla sua personalità, grazie a GRAZIA BOMBA per aver partecipato a questo gioco.
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