"La variabile Costante" di Vincenzo Maimone - Anno 2014
- di Marisa Marchi
- 4 ago 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Ognuno ha un demone socratico, ma non tutti ci dialogano.
Tancredi Serravalle è un docente di storia e filosofia che, fin dalle prime pagine di questo noir, suscita la simpatia del lettore con dialoghi interiori con il proprio demone socratico, sorta di alterego cinico e disincantato del professore.

La sua vicenda, personale e professionale, si intreccia con quella dell’ispettore Giacomo Costante che si ritrova a dover indagare su un brutale omicidio di una donna, ritrovata in una placida zona residenziale, sulle colline di Acireale. Fin da subito l’omicidio, avvenuto a poca distanza dalle scogliere di pietra lavica affollate di turisti, sembra connotarsi come una lite passionale sfociata in assassinio … ma spesso le cose non sono come sembrano.
Ed è proprio su questo tema dell’apparenza, della superficialità di cui si connota sempre di più la nostra società contemporanea che Vincenzo Maimone, autore siciliano che con la Variabile Costante firma il suo terzo libro giallo con la coppia Costante-Serravalle , prende per mano il lettore e attraverso l’espediente di una storia che tante altre volte è stata raccontata, descrive con lucida sapienza e ironia, tutte le fragilità e ambivalenze dell’animo umano rispetto al contesto in cui vive, sia che sia uomo di legge, di cultura o spietato assassino.
La formazione di Maimone, dottore in filosofia politica e attualmente ricercatore presso la facoltà di Scienze Politiche di Catania, condiziona la struttura di questo romanzo, ingaggiando il lettore in una riflessione più ampia e filosofica. E tutto questo attraverso una trama ben congeniata che tiene avvinti fino all’epilogo e una descrizione degli ambienti in cui si muovono i protagonisti (la lenta e indolente Acireale, perla dello Jonio e la frenetica Milano città della new economy) che esula dalle descrizioni da cartolina turistica, ma anzi svela tutte le contraddizioni paesaggistiche della nostra bella Italia.
E di contraddizioni il lettore se ne porterà via, quando chiuderà le pagine de La Variabile Costante, insieme alla consapevolezza di essere riuscito ad andare oltre la superficie dell’apparenza.
Voto: 8
Edizioni: Fratelli Frilli
Anno: 2014
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