"Le ossa della principessa" di Alessia Gazzola - Anno 2014
- manuelfigliolini
- 11 gen 2015
- Tempo di lettura: 2 min
"Ambra Negri Della Valle è sparita. No, non è un sogno. E' successo veramente e sono in preda ai rimorsi, perchè ho desiderato una quantità infinita di volte che accadesse - come in quel film degli anni Ottanta con David Bowie, in cui una ragazzina sognava che gli gnomi portassero via il fratellino piagnone di cui era gelosa e poi il principe degli gnomi lo rapiva davvero".
Questo è il 4° libro di Alessia Gazzola con protagonista Alice Allevi, specializzanda in medicina legale. Più avanti parleremo anche degli altri libri della Gazzola, ma vogliamo partire parlando di questo perchè l'autrice è arrivata qui ad una evoluzione importante nella scrittura.
Completezza assoluta di argomenti, la trama gialla e la trama d'amore s'intrecciano con consapevolezza a differenza dei precedenti. Alice Allevi, Claudio Conforti e il fidanzato giramondo si consolidano con le loro figure. Ci si affeziona nella leggerezza e nella trama poliziesca.

Alessia Gazzola è arrivata al perfetto equilibrio con una storia poliziesca avvincente e ben descritta, scritto con un passo veloce che non fa perdere al lettore l'attenzione e lo mantiene legato alla trama principale del libro.
Si alternano i drammi d'amore della giovane Allevi ma si alternano con la sapienza e la leggerezza di una Kinsella esperta. Ma la storia d'amore non prende il sopravvento sul plot principale, Alessia Gazzola riesce a mantenere le giuste distanze.
Rispetto ai precedenti libri la scrittura è diventata più completa ed elegante, raggirando il problema di diventare un libro sciaqua-cervelli e la costruzione del giallo è migliorata notevolmente. Colpi di scena, una probabile svolta nella carriera dell'Allevi sono alcuni ingredienti che punteggiano "Le ossa della principessa".
Molto bello per chi ama i bei libri gialli, ma piacciono anche i libri alla Sex and the City. Nota gradevole nella scrittura è la capacità dell'autrice di tradurre delle frasi dall'inglese con eleganza, senza mai dar al lettore la supponenza di conoscere la lingua, o sottolineare l'ignoranza di colui che legge. Molto consigliato.
Voto: 9
Edizioni: Longanesi
Anno: 2014
Comments