Mary Roberts Rinehart (1876-1958)
- manuelfigliolini
- 30 giu 2014
- Tempo di lettura: 2 min
E’ stata una delle più importanti esponenti letterarie del genere poliziesco soprattutto è riuscita a far affermare questo genere ancora agli inizi.
Nata in Pennsylvania nel 1876, alla giovane età di 15 anni inizia a scrivere dei racconti che furono pubblicati su riviste locali. Il padre, Thomas Beveridge Roberts, si suicidò mentre la figlia stava compiendo gli studi di infermiera. Tre giorni dopo essersi diplomata infermiera si sposa con Stanley Rinehart, da questo matrimonio nacquero 3 figli: Stanley jr, Allan (scrittore) e Frederick.

Stanley e Frederick, insieme ad un terzo socio John Farrar, fondarono la casa editrice Farrar & Rinehart (ancora attiva con il nome Holt, Rinehart & Winston.
Ma dopo la morte del padre, le ristrettezze economiche e la condizione di paralisi della madre, si potrebbe pensare che le disgrazie non fossero finite per la scrittrice anche grazie al matrimonio con il Dr. Rinehart. Ma nel 1903 la sorte pone ancora Mary Roberts davanti ad un’altra prova. Una perdita economica di 12,000$ (tantissimi per l’epoca) buttarono la famiglia Rinehart nel baratro della precarietà economica. Ma Mary non si diede per vinta ed invio al periodico “Munsey’s Magazine” un racconto che la rivista comprò per 34$.
Mary Roberts vide la luce in fondo al tunnel e incoraggiata dal primo successo, in un anno pubblicò 45 racconti. Nel 1915 fu corrispondente di guerra (una delle prime donne della storia) per il “Saturday Evening Post”; fra i tanti intervistò Winston Churchill e il re del Belgio Alberto I. La Rinehart, nel frattempo, scriveva libri di grandissimo successo come “La scala a chiocciola” e “L’uomo della cuccetta n.10”.
In quasi mezzo secolo di attività scrisse una cinquantina di romanzi, vari racconti, commedie, poemi e articoli vari. Nel 1932 il marito Stanley Rinehart morì, due anni dopo lei venne colpita da un infarto e decise di trasferirsi nel Maine.
Colpita da un tumore al seno nel 1956, la Rinehart lottò contro questa malattia rendendola pubblica tramite una serie di articoli. Ma nel 1958 un gravissimo infarto
le fu fatale la uccise.
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