Jacques Futrelle (1875-1912)
- manuelfigliolini
- 24 giu 2014
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Nacque in Georgia nel 1875, la sua avventura con la scrittura iniziò come giornalista di cronache sportive per l’Atlanta Journal e il Boston Post.
Nel 1904 la sua penna crea il suo personaggio più importante, il professor S. F. X. Van Dusen, detto anche la “macchina pensante”. Un cinquantenne piccolo e magro ma geniale.
Il libro che resi famosi sia Van Dusen che Jacques Futrelle fu proprio “Il problema della cella n.13”. Da qui iniziò a scrivere una serie di racconti con protagonista la “macchina pensante”, molto difficili da trovare in italiano.
Visto il successo e le sue capacità come scrittore di libri gialli decide di lasciare il giornalismo, e dedicarsi completamente alla scrittura. Purtroppo delle sue opere in italiano, oltre al recensito, abbiamo la possibilità di leggere “La casa fantasma” scritta a 4 mani con la moglie.
Nel 1912 in Europa decisero i coniugi Futrelle di approfittare dell’inaugurazione di un nuovo transatlantico per tornare in America. La nave si chiamava Titanic. Al momento dell’inabissamento del transatlantico la signora Futrelle era su una scialuppa di salvataggio che la portava a terra ferma, il marito Jacques purtroppo morì.
“Lady’s Garter” fu il suo romanzo postumo, che la moglie decise di dedicare a tutti gli eroi del Titanic. Quella notte perdemmo uno dei più promettenti scrittori di giallo di inizio secolo.

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